mercoledì 16 dicembre 2015
La vita vuole vivere
Amo la vita che è in me,
a momenti mezza morta.
Non importa : il genio biologico del corpo
va avanti, spirito intelligente, santo
incompreso.
Quanto dolore e fretta e problemi inutili,
ci infliggiamo
pur di trottare sulle scene,
attori "consumati"(!!)
che consumano solo se stessi.
Guai ! a fallire: la platea fischia e, in fondo,
pensiamo di esistere solo nella performance;
lei va in automatico, per il solo fatto che qualcuno ci veda.
Ci abbelliamo, adorniamo, rendiamo fruibili, leggibili.
Chi ama chi?
Mi amate per la commedia che recito al mondo
o perchè amate ME?
Così IO mi amo,
in bruttezza e bellezza,
nel bene e nel male,
in salute e malattia,
in ricchezza e povertà.
Perchè, saggiamente,
la vita vuole vivere,
a prescindere.
domenica 11 ottobre 2015
I miei post su FB (6)
Ulisse va in
giro, Penelope tesse e disfa la tela: che spreco di energie. Lui si condanna a sperimentare
l'esterno, ancora e ancora e ancora ( ma è un pò lento di comprendonio?), lei
aspetta. Lui vaga fuori di casa, perchè fuori dalla sua casa interiore, lontano
da sè, mentre Penelope, che è sempre stata in sè, tesse e disfa. Che spreco di
energie. Quando lui torna a casa, quella fisica,dopo aver dato tutto di sè al
mondo, è stanco, depresso , rimbambito ,vecchio, senza risorse ed offre a
Penelope il ruolo di badante. In un odierno finale, riveduto e corretto, può
darsi che Ulisse trovi la tela , non più la tessitrice.
Ho appena
cancellato dei patetici post pornografici, disseminati sul mio profilo a nome
di una certa Tiziana Alessandra, ovviamente un profilo falso. Li ho denunciati
a fb come spam , di colpo sono spariti.A coloro che si "divertono"
con tali incursioni in "casa mia" vorrei chiedere: ma non avete altro
da fare? Potreste leggere, passeggiare, andare al mare, ascoltare musica,
cantare, scrivere ecc ecc.....
Mentre
cammino, "vedo" la ferraglia delle auto, il cemento dei palazzi,(sono
brutti), sento che non mi appartengono, sono altro da me. C'è una sottile
inquietudine nella frequenza di macchine quali computer, tivù, auto ecc. , come
se ,giorno dopo giorno perdessi , sempre più, briciole di umanità in cambio di
accumulo di "macchinosità". Arriva in soccorso un alberello, coi rami
bassi, mi fa il solletico sulla fronte e dice:"Io ci sono!"
Qualche
giorno fa ha concluso l'esame di terza media un meraviglioso essere umano,
sotto le spoglie di un alunno a cui ho fatto sostegno. La mia buona scuola ha
previsto competenze che gli serviranno nella vita ma anche empatia, aiuto,
comprensione, condivisione,momenti sì, momenti no,. A volte ho fatto la voce
grossa, quella da adulta che scuote, ho lodato , incentivato, è nata
l'amicizia. Quale comitato o preside potrà valutare l'essenziale invisibile che
scorre tra umani?Con la "nuova riforma"
gerarchica, saremo l'un contro l'altro armati,separati in casa all'interno di
una scuola-azienda che prevede solo produzione. Dopo l'esame e l'applauso della
commissione, il mio alunno , semplicemente ha detto, commosso,:"Lei è
stata una brava professoressa"; Quattro occhi hanno luccicato, la nostra
amicizia ormai è convalidata, per sempre. Questa è buona scuola.
E' quasi
mezzanotte, tra meno di un'ora è un altro giorno, sarà il compleanno di qualcun
altro. Ho gustato questa bella giornata scandita da auguri, telefonate, regali
e dal pensiero di amici vicini e lontani rivolto a me. E' bello che uno
strumento tecnologico come il pc e questa bistrattata rete siano umanizzati da
chi riversa auguri e fiori e intenti di affetto e coccole mediatiche.
GRAZIE!!Grazie di tutto!
Sono certa
che non c'è alcuna certezza, ormai. Scappare dagli schemi ufficiali per
incappare negli schemi alternativi, succede a chi sta cercando. Intanto è
un'esperienza da fare, per approdare a sè, per sfuggire alla solita dualità che
mette i cattivi nel sistema e i buoni (tecniche alternative) dall'altra parte.
Cosa è cambiato? Nulla, è sempre logica di mercato, ognuno vende , anche in
buona fede, ciò che spaccia per vero. Intanto , a luglio, ancora una volta, in
ospedale mi hanno salvato la vita. Dopo aver altalenato tra schemi e schemi, scelgo
ciò che mi serve per stare bene , ovunque sia.
Mi sono
cadute le tecniche ovvero le ho incorporate. Meditazione , reiki, eft, mi si
sono installate, fanno parte di me, dopo anni di pratica. Sono meditativa, dò
reiki a me , agli altri col tocco, con lo sguardo, spesso giro per i punti
dell'eft " a secco" senza dire nulla. Avevo già cominciato a vivere
le pratiche come "intime", non di gruppo ; poi, l'energia mobilitata
ha innescato lo scossone-salute. Quello mi ha scaraventato, nuda e cruda , tra
le braccia della preghiera, primo amore. Ahaaa..... finalmente,disadorna.
Canillo oggi
compie 5 anni: di tenerezza,ringhiate, coccole, brontolii, abbaiate, intesa.
Come regalo oggi, surplus di grattini sotto la pancia.
E' connesso ai miei stati d'animo, sa chi sono , c'è scambio, io un pò "canina", lui un pò umano, non denso. Già scodinzolo virtualmente, lui spesso, cammina su due zampe. E' un buon compagno di vita.
E' connesso ai miei stati d'animo, sa chi sono , c'è scambio, io un pò "canina", lui un pò umano, non denso. Già scodinzolo virtualmente, lui spesso, cammina su due zampe. E' un buon compagno di vita.
martedì 2 giugno 2015
Bere fiori
I fiori di Bach non servono ad "aggiustare"
rogne per continuare a vivere relazioni ed eventi come al solito; al pari di un
diapason, intonano una nota alta e tutto quello che è più in "basso"
si deve allineare. Così affiorano paure, conflitti, acciacchi fisici, ricordi
lontani e, una volta vomitati, arriva la stabilità. I fiori non sono farmaci
che affossano i sintomi, istantaneamente; i fiori avviano un tour solitario,
dove scorre il tuo paesaggio bello-brutto.Quando stai meglio, migliorano i
rapporti di vicinato stretto
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· Patrizia Salafia Grazie dell'ottima descrizione
·
· Ezia Centrone Antichissime essenze che traggono
dalla natura il Loro potere di benessere.
·
Simona
Ruffino Bellissima descrizione sul lavoro dei fiori.
Bevo fiori” da un po’, auto prescrivendomeli: chi mi
conosce meglio di me? Quando attraverso situazioni di non-equilibrio interiore
,consapevolmente intervengo per ritrovare il giusto centro. Cerco di perfezionare la bellezza della vita, da sempre; provo a fare di me una
personale , decente opera d’arte (basterà questa esistenza?) usando materiale
di rifiuto riciclabile (trasmutabile) e quello che di buono ho già. Riciclo emozioni negative
(paure, pensieri neri, ansie, rabbia ecc) e utilizzo sentimenti d’amore
(comprensione, tenerezza,condivisione) per godere di momenti in cui sono tutt’una . Meditare è il primo amore : crea uno strato
sereno, l' appoggio su cui stempero i lavori in corso di questa vita. La
meditazione è training voluto, perseguito, la disciplina che scelgo quasi
ogni giorno ,addestramento alla pace. Così attrezzata, ho attraversato e attraverso
questo complesso sistema, a cui non sento interiormente di appartenere ma
che funge da contrasto per crescere. Da
quando “bevo fiori” percepisco maggiore stabilità , giunta quasi subito in sordina, garbatamente,
malgrado me, che si è spalmata, su
alcune emozioni stantie, recidive, diradandole; mi è sembrato persino di
respirare più profondamente. Prima ho attraversato un piccolo limbo da
ripulire, il ripostiglio dimenticato dove c’erano vecchie cose da rimuovere: ho
ricordato di colpo episodi da cui era nato dolore , impacchettato e messo là,
negli scatoloni dell’inconscio. Dopo un po’ si è presentata una focosa cistite
(mai avuta in vita mia) attraverso cui ho scaricato vecchie rabbie e i fumi della radioterapia; ho rivisto, come in
un film, scene e fotogrammi di antichi
conflitti dell’infanzia , rivivendoli con le stesse lacrime e piedini che
pestano a terra. Sapendo che sarebbe accaduto , ho considerato il tutto una
catartica pulizia di primavera. La
scoperta, nata dall’esperienza, è che i fiori agiscono malgrado me, che devo
solo ricordare di prenderli;e se dimentico di assumerli sto resistendo al
cambiamento. I fiori
fanno da letto profumato (li immagino sparsi così) apparentemente fragili, su cui si
adagia il benessere emotivo, anche quando ho le paturnie (assolutamente e lucidamente sopportabili) . Quello che deve accadere,
perché io evolva, accade (il pane
quotidiano del Padre Nostro) ma ,dietro ad ogni prova , c’è l’emoticon che
sorride, ingioiellato di fiori e, mentre
mi avvio alla risoluzione, c’è una parte di me in panciolle, coricata sui petali
che, in fondo, comprende il momento didattico. Di fiori ce n’è per tutti i tipi
di tempeste emotive perché l’anima immensa e compassionevole di Edward Bach si
è immedesimata nel loro “carattere”,
scegliendoli e poi abbinandoli alle cadute emozionali degli umani. Che opera
d’arte di essere vivente ! anche lui cresciuto, come tutti su
questa scuola-terra. Lo ringrazio di cuore, per i frutti (fiori!) del suo amore per la vita.
Olimpia Shakti Riccio
Mi invento una festa anch'io ma di quelle utili, non
da pecorona consumista: oggi compio dieci mesi che prendo i fiori di Bach.
Festeggio ulteriore caduta del prosciutto dagli occhi (risveglio?), me ne vado
nella mia direzione , guardo dove metto i piedi. Questi fiori, scorrono nelle
vene, fanno miracoli e poi mi regalano immagini di petali trasparenti che
veleggiano dietro la pelle, profumano il cervello
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· Maria Melchionna Allora stappiamo una bottiglia e
brindiamo! Mi associo sempre alle feste improvvisate... in bocca ai fiori!
·
· Isabella Difonzo Che bello. .come funzionano? ?
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· Olimpia
Shakti Riccio Grazie Maria!
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· Olimpia
Shakti Riccio Isa, comincia a cercare su Internet notizie sui Fiori Di Edward Bach poi ci aggiorniamo
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· Anna Laforenza Fantastica Olimpia!
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Imelda
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