sabato 25 gennaio 2014

Morire?




La morte di vecchiaia, quella per consunzione degli organi, per usura degli apparati, non esiste più: giovani, anziani e vecchi trapassano per malattie degenerative che si articolano attraverso sofferenze, interventi mutilanti, “cure” debilitanti. Il peggio è che noi tutti ci stiamo abituando all’idea che si debba morire così, e l’impotenza di fronte alla malattia incurabile è ormai istituzionalizzata. Non ho mai visto uno sfacelo simile, l’umanità che mi circonda e cui appartengo è assolutamente in preda al dolore e mi chiedo dove sia la tanto decantata “civiltà”; osservo una gran mole di tecnologia ma questo non significa aver capito perché vivere, cos’è la vita. E’ vero, la chirurgia è altamente specializzata e nelle emergenze è utile ma , nel frattempo cosa ne sappiamo del corpo, della vita , della morte. Quegli stessi corpi che possono essere salvati  temporaneamente da un intervento arrivano nella sala operatoria inquinati da cibo aggressivo, eccessivo, industriale, addizionato da ormoni, pesticidi,antibiotici. Corpi intasati dalla chimica dei farmaci, quantità eccessive di veleni, sepolti nelle fibre, nelle cellule proprio come si seppelliscono i rifiuti tossici sottoterra che mai saranno smaltiti. Corpi scombussolati da onde elettromagnetiche di cellulari, televisione, computer e da tutti gli elettrodomestici di casa, onde invisibili che surriscaldano e interferiscono con il funzionamento degli organi e del cervello. Corpi privati dell’ossigeno, dell’aria pulita che proviene dagli alberi, dal mare, che si nutrono di esalazioni esterne tossiche ma anche di quelle “casalinghe”di detersivi custoditi sotto il lavello, di vernici sintetiche, di collanti. Corpi  “abbelliti”con make-up velenosi e tinte tossiche, detersi con  shampoo, saponi, bagnoschiuma,“ripieni” di siliconi, tensioattivi,   profumanti , coloranti, testati sugli animali. Corpi che sostengono impegni eccessivi di lavoro, di famiglia, di vita sociale e sono sfiancati come docili muli, oberati da pesi fisici e mentali. Corpi su cui si scaricano emozioni negative, pensieri folli, paure virtuali e non, nutriti da immaginario visivo ipertrofico.
Poi caschiamo dal pero quando ci ammaliamo più o meno gravemente o quando ci tocca assistere, impotenti, alla sofferenza e alla morte di persone care o amiche. La morte si veste di dramma perché in fondo al caos della vita odierna senza senso ci tocca un evento anch’esso senza senso e, apparentemente crudele per cervelli nullafacenti come i nostri.  Credo non sia mai esistita una umanità senza risposte, inconsapevole e malata nella coscienza come quella  cui appartengo e, dopo una serie di eventi dolorosi personali e non , ho osservato  attentamente le abitudini che mi sono state trasmesse nel quotidiano, come se tutto il dolore vissuto mi avesse svegliata di colpo, tipo randellata in testa. Ho capito che questo sistema mi ha raccontato un sacco di bugie e falsità, ho capito che  Il buonsenso è lo strumento più spirituale che ci sia, ti butta fuori dalla retorica “teorica” della spiritualità, agisci dopo aver raccolto informazioni, sapendo che le informazioni sono giuste perché, mettendole in pratica, stai bene. Così sperimenti che mangiando semplicemente, soprattutto verdura e frutta, i farmaci non servono più; consumi prodotti biologici per la casa e l’igiene, usi poco il computer, compri un cellulare che telefona soltanto usando il vivavoce, passeggi in campagna o lungo il bagnasciuga, fai stretching, ginnastica, guardi poco la tivù o per niente, leggi libri veri,canti, scrivi, riduci il lavoro all’osso, frequenti persone miti e animali domestici, insomma ritrovi ritmi naturali e umani. In tutto questo “togliere” la mente si placa, e lo spazio interiore ricavato, eliminando oggetti superflui, è pervaso da una grande certezza (che circola nelle tue cellule come il profumo di Padre Pio): la Vita è GIA’ TUTTO, non c’era bisogno di aggiungere ingredienti di troppo che l’hanno resa indigesta. Solo così possiamo procedere alla metabolizzazione della morte di un  corpo,rispettato e celebrato che magari si spegne come un fiammifero, dolcemente e senza stress; tutto va al suo posto, si ridimensiona, perché se hai incontrato la tua parte invisibile (parole,pensieri,sentimenti) e l’hai migliorata durante la Vita, la morte può diventare il punto alla fine di una frase di senso compiuto, un “ahaaa!” di sollievo , il sonnellino saporito tra una vita e l’altra.

domenica 19 gennaio 2014

Ali



Questa è una terra profumata,
affogata nel colore.
 Suoni variegati 
ne fanno un luogo nuovo
eppure antico
in cui diventare farfalle.
L’uomo con scarpe ferrate
 la pesta ogni giorno,
suole aggressive e sporche
non ci pensa neanche
 a diventare farfalla.
Donna si barrica dietro il cuore,
lo lascia fuori di lì, fuori di lui
 e
se ne va,
a irrobustire le ali.




martedì 7 gennaio 2014

I miei post su FB ( 2)



Nei luoghi dove non c'è cuore tutto viene ridotto in cacca. La gentilezza viene scambiata per sottomissione, il sorriso per superficialità, la solarità per disponibilità sessuale, la capacità di autocontrollo per ignavia. Quando anche la voglia di dare viene depredata,cominci a tirare i remi in barca. E' utile vedere la bellezza ma bisogna evitare di pestare la cacca

Le piccole cose sono quelle che fanno grande la vita. La ricerca inquieta di visibilità continua è la fuga dalla grandezza delle piccole cose

Oggi è stata una giornata strana; intanto ho la sensazione di essere sempre più "nuova" dentro anche se il tempo scorre, ho sentito mamma nei paraggi, ho ricevuto coccole e parole di vero amore da chi conta per me, mi sono goduta la sfilza di auguri su fb e ho pensato :" Ma quante belle anime ho incontrato", questo è il mio regalo di compleanno. Grazie

Siamo sceneggiatori, registi e produttori di un film mentale tutto nostro che influenza la realtà e la crea .In fondo tivù e computer funzionano proprio così. Quindi siamo responsabili delle nostre scombinate produzioni e il telecomando per spegnerci lo possiamo azionare solo noi

Figlia,studentessa, prof.,moglie, casalinga; nonostante saltelli, nella stessa giornata da un personaggio all'altro, sono sempre io :quella che rincorre il cane

Quando ,all'improvviso, il corpo di una persona cara resta in-animato, capisci cos'è anima:il corpo da solo è un meraviglioso contenitore. Se in vita ti sei rivolto all'anima di chi ami, hai buone probabilità di continuare a farlo, anche quando il contenitore è andato. E' vero, mancano le coccole, gli abbracci, gli sguardi d'amore ma cresce il sentire. Nessuno muore

C'è chi capisce sempre DOPO : dopo che qualcuno è andato via, dopo che è morto. Poi ,dopo che ha capito si dimentica di aver capito.


Vivo da un po’ in un eco-villaggio sparso con gente scelta/che mi ha scelta per affinità energetica. Come pianeti gemelli orbitiamo l'uno intrecciato all'altro

Ogni giorno ho incontrato almeno cento bambini a scuola come insegnante di scienze motorie e in palestra altrettante donne. L'interazione di cuore, a parte l'insegnamento pratico è stato primario. La mia vita di comunità "volante" l'ho ampiamente praticata, so di saper condurre con amore, senza giochini di potere. Perciò ora mi godo i miei bimbi diversabili (carta numero zero dei Tarocchi), li ho scelti , mi godo chi mi ama , mi godo il silenzio e il contatto invisibile con mamma


Paura è piangere tanto,ridere troppo, essere aggressivi, ammalarsi, provocare, sentirsi superiori, sentirsi inferiori, offendere, offendersi,voler vincere sempre, fare la vittima, arrabbiarsi per nulla, essere troppo compiacenti, alzare la voce , aggrapparsi a oggetti e persone, ricordare sempre mia madre ecc. ecc. Fa capo alla primaria paura di morire. Così ,non fuggo (paura è veloce); guardo la paura in faccia, la prendo con me, l' abbraccio teneramente, la ingoio, ne faccio nutrimento. Non sempre mi riesce

Grazie alla Vita che mi ha dato tanto ( questo rigo va cantato). Mi ha dato ciò che scelgo e accetto per evolvere, nella gioia e nel dolore. Per ringraziare devi accorgerti che hai ricevuto  e stai ricevendo. Così , la parola grazie diventa mantra quotidiano

Mamma è stata la persona più trasparente e di cuore che abbia mai avuto la fortuna di frequentare, insieme alla mia amica Rosa, i piccoli alunni diversabili. Agire il cuore è vera vita spericolata;nella società odierna, che pubblicizza solo il peggio, è la più alta forma di coraggiosa “diversabilità”


Mamma è con me; il nostro rapporto rispettoso, nutriente, trasparente, giocoso, cuore a cuore continua. Vorrei baciarla, però



mercoledì 1 gennaio 2014

Album





Sono a casa,
nel vuoto/pieno
dove tutto è,
me compresa.
La luce del mio cuore
va imperterrita da sempre
nonostante la mente provi,
come gatta rabbiosa
a ricambiare/schivare
i colpi della vita.
Ricado sempre nel cuore,
non sono mai andata via di là.
La mente mi dice "scema, sei troppo buona",
la ignoro, zittisce.
Così rimuovo cianfrusaglie,
oggetti, persone dissonanti, frequenze inutili,
vecchi ruoli recitati.
Ritaglio figurine:
Mamma,uomo, amica, cuore, sole, cielo, terra, bambini,
acqua, cane, gatto, preghiera,casa, zazen, fiore....................
e le incollo nel mio Album
di una pagina sola