mercoledì 10 luglio 2013

Da cuore a cuore




Mia madre è trapassata. Così sono legata alla cordata di donne che continua a vivere , con la testa voltata all’indietro, a ricordare l’infanzia , a risentire risate, a rivedere gli spot della vita insieme.  Chiusa in casa, in  compagnia delle emozioni, mi guardo soffrire mentre rassicuro mamma con le preghiere. Qualcuno mi dice di distrarmi ma perché? Anche questo dolore fa parte del nostro amore.  Le lacrime non bastano, sono costretta a sporgermi sul bordo dello strapiombo e a guardare di sotto; lì c’è il vuoto di lei, immenso, che potrebbe essere colmato anche solo da un suo bacio delicato. “Ti abbraccio e ti “abbacio” ci dicevamo scherzando, dopo che, una volta , mamma risucchiata dalla “a” della parola “abbraccio”, la aggiunse anche  all’altra . La nostra intimità, era frutto della somiglianza dell’anima; nell’ultimo anno mi diceva spesso una frase: ” Siamo della stessa sostanza, abbiamo il cuore nobile”. Mamma mi ha insegnato l’amore incondizionato per cui se ami qualcuno prendi tutto il pacchetto, nel bene e nel male e, nonostante l’arroganza, dispensi faticosamente, la preziosa pace interiore. Quanto abbiamo riso io e mamma! Facevo il clown per lei, perché ridessimo a crepapelle; giochi di parole in dialetto napoletano, battute e scioglilingua, che, come un’esperta spalla, le porgevo perché avesse il piacere di ripetere vecchie rime e proverbi, patrimonio verbale della nostra famiglia. In fondo l’amore è fatto di attenzione, di gesti rituali ripetuti, di piccole complicità quotidiane, di ricordi condivisi, di gioco, di accettazione, di energia che scorre come un tappeto tra due persone che l’hanno srotolato volutamente. Vedo quest’energia rappresentata nell’immagine di Gesù che emana due raggi dal cuore; l’obiettivo delle nostre vite era ed è, diffondere luce del cuore anche per chi ancora non ce l’ha.  Io e mamma ci siamo trattate con gentilezza e presenza, con attenzione e cura, come fossimo due cristalli trasparenti; ognuna delle due voleva che l’altra stesse bene e s’impegnava per questo. Ci siamo confidate, sostenute, coccolate, abbracciate, abbiamo intrecciato sguardi nutrienti con i nostri occhi simili nel colore e nella forma. Tutto ciò mi manca: durante le giornate, a tratti, il mondo perde colore, si svuota, divento estranea a quanto mi circonda, ho bisogno di stare sola. Poi visualizzo il suo viso, prego per lei e il mondo, per un po’, si riaccende . Non è facile scrivere di mamma; la commozione mi prende mentre le parole dal foglio me la riportano qui, ma voglio condividere la gioia di avere amato ed essere stata amata, con tenerezza , senza rimpianti . Ho amato mamma da viva, con tutto il cuore, non ho scoperto il suo valore umano adesso.   Nel pacchetto” dell’amore ho trovato  l’accettare che il corpo di mamma non ci sia più ma il tappeto luminoso tra me e lei , da cuore a cuore, è percorribile, sempre.
Ci unisce
sempre
il cordone invisibile
attraversato a doppio senso
da memorie.
Il nostro amore
è irradiato da cuori a specchio,
luccicanti come vetrate di chiesa,
colorate di rosa, di verde.
La mia e la tua luce,
raddoppiata,
mi scorre nelle vene,
mamma.


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