martedì 16 aprile 2013

Dalla vita in giù








Accanto a nuove generazioni di uomini ,mi stupisce il sopravvivere di forme automatizzate di maschilismo, come  eco proveniente da un passato ancora troppo vicino che si esprime nelle parole, nei modi di dire, persino nelle barzellette.  Persiste l'ammiccamento  nel linguaggio non verbale  dei machi (pena l’essere considerati omosessuali) che si compiacciono della facoltà  dell’accoppiamento, come gli animali i quali nel massimo natural  pudore , vivono la copula senza  vantarsi di un episodio, per loro, totalmente fisiologico. Non ho mai visto un cavallo che, dopo aver impalmato la sua bella, ammicca,  lo racconta a tutti, si batte gli zoccoli sul petto ed esclama” Io sì che sono un vero cavallo!” Mi guardo intorno e vedo un mondo vario, in cui  ci sono donne che lavorano sodo nella vita quotidiana, su più fronti  e poi frequentano anche  gruppi di preghiera, guarigione, meditazione,  operando nel silenzio; e  alcuni uomini fragili, ancora aggrappati al proprio fallo, nel tentativo obsoleto e disperato di salvare una superiorità autoproclamata e imposta nei secoli . Certo non si bruciano più le streghe ma nello sguardo di un uomo che guarda una donna come fosse preda c’è  invadenza, possesso, nelle parole imprecise che descrivono le donne c’è l’intento di ridurle  solo al  corpo, nelle barzellette sessiste in cui si celebrano le gesta del dio Pisello (e  che non mi fanno ridere) c’è l’intento di svendere le donne. Che dire della moltitudine di uomini che si connette ai siti porno su Internet? Sono molti di più e più insospettabili di quanto si creda. Mi è capitato  un paio di volte di visitarne e sono rimasta addolorata , perché è impossibile vedere certe immagini e non considerare le donne alla stregua di oggetti , comprese le proprie compagne o figlie o amiche e conoscenti. Il sito porno è un virus che infetta la visione che si ha della donna, che inquina il rapporto quotidiano perché la sessualità dovrebbe essere, prima di tutto, un progetto di fusione spirituale che nasce nel cuore. Se nella mente ci metti spazzatura la ritrovi a bidoni nella tua vita. In televisione si continua ad usare belle donne come ornamento, con una serie di input tra le righe: fino a che sei giovane ti utilizzano poi ti devi rifare sennò ti gettano; devi essere sorridente, ti devi curare, devi spendere la vita  a farti bella, ad abbigliarti , a stupire,devi essere sexy (che aggettivo  terribile!) tanto poi lui è libero sessualmente di fare che cavolo vuole, perché l’uomo è cacciatore. Quando il cacciatore ha “un calo”  fisiologico e in Europa gli toccherebbero solo donne sugli “anta”, migra nei paesi del terzo mondo dove, con pochi spiccioli, può fornicare fino a restarci secco con donne giovani e povere. Non ne posso più delle sgomitate tra maschi su battute scontate circa le donne, né delle occhiate complici, né delle barzellette spinte , volgari che invece di farmi ridere mi fanno piangere. Basta, non se ne può più di considerare il mondo dalla vita in giù, proviamo a guardare  il Cielo, tutti insieme. Durante un viaggio , il solito uomo spiritoso (non spirituale) chiede:”Quali azioni compie  l’uomo dopo aver fatto l’amore? (…….) Si alza ,si veste e torna dalla moglie!” e si è messo a ridere. Come a dire che  le mogli sono scontate, troppo … vissute sessualmente. Certo , se parliamo  di un vestito, di un paio di scarpe  consumate ad un certo punto vuoi qualcosa “di nuovo”. E se parliamo di rapporti umani? Di amore? Di senso di appartenenza, di sacralità ,di unione cuore a cuore? Se in un rapporto non si combacia più o non si è mai combaciato , va bene, lo comunichi e te ne vai per la nuova strada, lasciando all’altro la possibilità di percorrere la  sua . Ma se hai già deciso  prima,“di consumare” in itinere, come se ciò non intaccasse la tua unione solo perché hai un pene, beh questo non è un buon  motivo. Ti sei procurato una vita da turista sessuale, non da figlio di Dio.  Pensi che  la  tua partner non  sa del  turismo ma non è così, semplicemente non ti darà MAI la chiave del suo cuore. Se tratti gli altri come oggetti lo diventi anche tu. A questo punto si potrebbe scegliere qualsiasi altra funzione fisiologica per definire un Vero Uomo; che so,  vero uomo è uno che digerisce facile e che va bene di corpo e ne fa tanta.       






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