E’ un po’ che transito nel
mio 2012. E’ in corso da sempre ma sono
diventata consapevole qualche anno fa del processo di crescita interiore, unico
territorio del quale sono padrona e
artefice. Prima avrei cambiato luoghi,
persone, esperienze esterne tranne poi ri-agire
me stessa uguale a me stessa. Ho compreso che alla base di qualsiasi
realizzazione c’è un intento, un progetto e quindi se vuoi una vita centrata
devi cambiare solo te; pian piano, per
tentativi, aggiustando il tiro, seguendo
il flusso della vita in perenne movimento. Così è iniziato il divertimento, lo
scopo dell’esistenza: se hai il potere e la responsabilità di stare male puoi,
allo stesso modo, applicarti per stare bene. Mi sono tenuta d’occhio, nei pensieri, nelle parole, nelle
azioni ; qualcuno più saggio di noi chiama
ciò osservazione, strada dritta verso la consapevolezza e padronanza di sè. Ho
smesso di dare la colpa delle difficoltà agli altri ed ho osservato le mie
re-azioni; mi sono volutamente posta sotto il fuoco di una gentile telecamera interiore ( il GF insegna) individuando
pacchetti preconfezionati, in buona fede, da genitori, insegnanti, parenti,
sacerdoti, tivù. Come nel computer con file programmati da altri, bastava
schiacciare un tasto e la risposta omologata veniva fuori ;dal profondo
dell’inconscio ho visto emergere forze sconosciute che producevano risposte standard.
Mi sono vista agire meccanicamente; mi sono vista frequentare gente che non
avevo scelto; mi sono vista sopportare pesi enormi . Così , un po’ alla volta
ho cercato la vera me: con garbo e gentilezza ho smesso di giudicarmi, ho iniziato a piacermi, mi sono dedicata alla frequenza di luoghi, situazioni e persone che emanassero armonia e pace; quando non le
ho trovate sono stata in pace anche da
sola. Ho consolidato la mia serenità grazie a copiose risorse, divenute parte di me, profondamente, perché
ho chiesto e mi è stato dato: preghiera, meditazione, reiki, eft. Ho rovistato
nel baule della saggezza antica di qualsiasi religione, conoscenza iniziatica,
medicina complementare, per assemblare il libretto di istruzioni per l’uso
dell’essere umano , che non mi era stato consegnato alla nascita ( e neanche alla
crescita). Anzi , mi avevano consegnato un libretto errato, omesso, confuso,
contradditorio che mi addestrava soprattutto alla sopravvivenza fisica; nasci,
studi, lavori, consumi, forse ti ammali,
segui lo schema del corpo sovrano , fine a sé stesso, insieme casuale di pezzi
assemblati, simile all’auto o alla lavatrice. E l’amore? L’affetto, gli
sguardi, la preghiera, l’invisibile perché non compaiono nel libretto ?
Perché il libretto è sbagliato ma si può
riscrivere. Così , dallo scontento vuoto è emerso il “progetto dell’anima”, unica signora del mio
corpo, altrimenti senza VITA. Guardando indietro penso a tutto il tempo che ho
trascorso ad agire secondo i file delle
nozioni inutili, pesanti che questa società mi ha fornito e che ho messo via
come un abito liso , pieno di buchi che
comunque mi ha portato fin qui. La prova che sto riscrivendo il libretto di
istruzioni, quello giusto, è che sto bene, sono serena, appagata, motivata in un’epoca
in cui molti non sanno perché campano. Bisogna scegliere, avere il coraggio di
mettersi in discussione, di cambiare, è tempo di evolvere, Madre terra lo sta
facendo anche se la tivù non lo dice. La famosa data, brandita dai media come
spauracchio della fine dei tempi, non significa un bel niente; noi umani di
quest’ epoca siamo chiamati ad un cambiamento interiore voluto, perseguito,totale,
faticoso , difficile (e per questo bellissimo). Il girotondo della pace è
carino ma se ognuno non costruisce la
pace dentro di sé, non la vivremo nel mondo. Come direbbe Totò: “E’ la somma
che fa il totale!” Perciò, chiunque speri
che la salvezza arriverà dall’esterno, come cataclisma distruttivo o marziani
che lo portino su un altro pianeta più vivibile, se lo scordi e si rimbocchi le
maniche: c’è un sacco di lavoro da fare su di sè , il 2012 è già qui, ora.
(Articolo scritto nel 2011)
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